Risorse umane, ma anche capacità di investire e di innovare. Sono queste le parole chiave da cui deve partire la ripresa post Covid, che traghetterà verso il “new normal”.
Priorità di un fare impresa che ha sempre caratterizzato gli imprenditori veronesi, ancor prima dello scoppio della pandemia e che non li ha abbandonati nemmeno durante i mesi più duri del 2020. Saranno queste le priorità la leva da cui iniziare la ricostruzione. Ha puntato il faro sul futuro, l’evento dedicato alle Top 500 veronesi, che dal 2019 accompagna la pubblicazione dell’ormai tradizionale inserto in edicola con L’Arena, promosso dal Gruppo Athesis in collaborazione con PwC e il Dipartimento di Economia Aziendale dell’ateneo veronese.
Presentato dai direttori de L’Arena Maurizio Cattaneo e di Telearena Mario Puliero e dal responsabile delle pagine Economia e web del quotidiano Paolo Dal Ben, l’evento è stato non a caso intitolato “Vincere nel new normal – Priorità e azioni per il rilancio dell’industria e dell’economia veronese”.
Perché, sebbene come ha ricordato nel suo intervento il presidente di Confindustria Verona Michele Bauli, “questo territorio sta reagendo meglio della media nazionale alla crisi, grazie alla nostra diversificazione settoriale e all’apertura internazionale, lo scenario di prima non tornerà più". Bettina Campedelli professore ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Verona, ha dato il via a questo viaggio illustrando i dati dei bilanci delle imprese top 500 nel 2019, alla vigilia della pandemia. Sandro Bicocchi, direttore ufficio studi PwC Italia, insieme ad Alessandra Lanza senior partner Prometea, ha tracciato una previsione del 2021, anno nel quale inizierà una ripartenza che sarà segnata da una serie di parole chiave: “Più fiducia e digitalizzazione, meno burocrazia, maggiore sostegno ai consumi e più infrastrutture”, hanno elencato.
Altri asset che segneranno il percorso verso il “new normal” li hanno elencato durante la tavola rotonda Emanuela Lucchini, presidente di Ici Caldaie, Raffaele Boscaini, direttore marketing di Masi Agricola, Joerg Ebherart, presidente e Ceo di Air Dolomiti e Giuseppe Degrandi, amministratore delegato Fresenius Kabi Italia. Grazie a questo Dna, “per il territorio le prospettive per il 2021 sono migliori rispetto al resto del Paese”, ha confermato Leonardo Rigo, responsabile direzione territoriale Verona e Nordest del Banco Bpm. Bisogna fare i conti anche con i mercati esteri ai quali è legata la sopravvivenza del tessuto industriale scaligero: Dario Fabbri, analista geopolitico ha fatto una panoramica soffermandosi sul ruolo che giocherà il prossimo Recovery Plan per il futuro del Paese.