Il mondo si è trasformato negli ultimi due anni. Da quel 2020 travolto da un virus che, da un giorno all’altro, bloccò Verona, il Paese, il mondo intero scatenando una emergenza sanitaria divenuta a stretto giro anche emergenza economica.
Quei dodici mesi sono fotografati nel tradizionale inserto dedicato al sistema produttivo del territorio (un’iniziativa avviata da Athesis nel 2009 in collaborazione con Pwc e il dipartimento di Economia aziendale dell'ateneo veronese): la 14a edizione, focalizzata sui bilanci dell'anno 2020, uscirà in allegato al giornale mercoledì 23 febbraio e, come avviene dal 2019, sarà accompagnata il giorno stesso da un evento intitolato «First. Verona, le imprese, il capitale umano, la sfida del Pnrr».
Nelle 72 pagine di inserto - consultabili anche in formato digitale nel sito www.top500.larena.it - saranno presenti tutti i dati dei bilanci del 2020 delle Top 500 veronesi e delle Top 100, cioè delle aziende che rappresentano le maggiori entità economiche con sede legale nel territorio, con un'analisi realizzata per settore. Si parte dalla situazione del tessuto economico nell’anno in cui è scoppiata la pandemia, per esaminare la ripresa registrata nel 2021 e le prospettive per i mesi a venire, alla luce di sfide - come quella del Pnrr - e ostacoli, oggi rappresentati soprattutto dai rincari di energia e materie prime.
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Il 2020 è stato un anno che ha messo alla prova la struttura delle aziende scaligere, che tuttavia hanno retto l’urto. «Il giro d’affari complessivamente prodotto dalle 500 società di capitali è stato pari a 54,65 miliardi di euro, in calo rispetto al 2019 del 5,02%», spiega Bettina Campedelli, docente di Economia aziendale all’Università di Verona e responsabile dell’equipe che ha analizzato i bilanci. E aggiunge: «In considerazione dell’eccezionalità dell’anno 2020 il calo medio risulta meno elevato di quanto ci si potesse aspettare». Le imprese si sono subito rialzate.
«Se il nostro tessuto economico non fosse stato solido non saremmo riusciti a rimetterci presto sulla strada del recupero», ammette il presidente di Confindustria Verona, Raffaele Boscaini, nelle pagine dell’inserto. Dove si è scelto di dare spazio anche a commenti e interpretazioni dei rappresentanti delle associazioni di categoria territoriali: il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Riello, quello di Apindustria Confimi Renato Della Bella, il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo, per citarne alcuni. Focus anche sul rapporto aziende e mondo della finanza con Massimo Gallo, direttore della filiale di Verona della Banca d’Italia che spiega come questi due anni hanno cambiato l’approccio degli istituti di credito verso le imprese.
Le previsioni di PwC forniranno le linee sul percorso di ripresa: «Il 2022», spiegano i consulenti del network, «è il momento giusto per far ripartire investimenti e occupazione in ambito internazionale».