Fanno parte dei settori più diversi, dall’automotive alla grande distribuzione organizzata, dai servizi al farmaceutico, dall’arredamento alla metalmeccanica: sono i primi gruppi e aziende del sistema Verona che compaiono nella lista dei Top 100. Si tratta di una classificazione introdotta lo scorso anno.
Complessivamente queste imprese nel 2019 hanno registrato un giro d'affari di 47,9 miliardi di euro, con una crescita sul 2018 del 6,57%, superiore a quella che aveva registrato il gruppo delle top 100 l’anno precedente. E le prime 10 realtà rappresentano proprio la fotografia variegata e diversificata del tessuto produttivo scaligero: le top 10 sommano nel 2019 un fatturato che sfiora i 30 miliardi di euro sui quasi 48 miliardi delle top100. Un tessuto imprenditoriale quello veronese che ha visto aumentare negli ultimi anni la dimensionalità e la solidità.
Al primo posto c’è Volkswagen Group Italia con un bilancio d’esercizio di 6,5 miliardi. A seguire due leader della Gdo, Eurospin Italia e Lidl Italia e poi un colosso scaligero dell’agroalimentare, Veronesi Holding che conta tra i suoi marchi Aia, Negroni e Mangimi Veronesi. Al quinto posto il gruppo De La Costa di Malcesine (gruppo Calzedonia), e poi Finbre finanziaria della famiglia Brendolan (grande distribuzione), segue al settimo posto Agsm, la società di servizi veronese e ancora Gdo, con i Supermercati Tosano che occupano l’ottava posizione. Segue Pastificio Rana al nono posto con base a San Giovanni Lupatoto ma presente con siti produttivi di pasta fresca in Europa e negli Stati Uniti. Al decimo posto c'è Marseglia Group di San Pietro di Morubio, leader nella lavorazione e commercializzazione di olii vegetali e negli dal 2000 attivo nella produzione energetica da fonti rinnovabili.