Dallo scorso inserto è stato introdotto questo nuovo elenco che include le 100 maggiori entità economiche della provincia di Verona. Per entità economiche si intendono singole società o gruppi, che sono presenti quindi nella lista delle top 500 aziende o dei bilanci consolidati veronesi; qualora un gruppo di imprese con sede a Verona avesse redatto un bilancio consolidato, nella lista top 100 è stato inserito quest’ultimo e sono state eliminate le singole aziende controllate; nel caso di società veronesi indipendenti o parte di gruppi aventi sede in altre province o all’estero o che non redigono il bilancio consolidato, nella lista top 100 sono state mantenute le singole società. Per effetto di questa unione di società e gruppi e delle relative elisioni, la lista top 100 risulta composta da 55 aziende (con i relativi dati di bilancio d’esercizio) e 45 gruppi (rappresentati attraverso i dati del bilancio consolidato), in ordine decrescente di fatturato 2019.
IL GIRO D’AFFARI. Le top 100 hanno prodotto nel 2019 un giro d’affari complessivo di 47,9 miliardi di euro; tale fatturato presenta una crescita sul 2018 del 6,57%, superiore a quella che aveva registrato il gruppo delle top 100 nello scorso inserto (+4,99% la variazione del 2018 sul 2017). Le aziende e i gruppi che hanno visto il proprio fatturato stabile o in crescita nel 2019 sono state 71 (erano 75 lo scorso anno): se ne deduce che negli ultimi due anni analizzati si è manifestato uno sviluppo crescente e comunque molto diffuso tra le realtà maggiori. Per completare il profilo economico delle top 100 occorre osservare l’andamento dei principali risultati reddituali: l’Ebitda complessivo risulta incrementato in maniera significativa nel 2019 (+8,68%), dopo un anno in cui aveva registrato un calo; risultano invece in calo anche quest’anno l’Ebit (-2,06%) e in misura più contenuta il reddito netto (-0,55%). In generale anche il trend di questi ultimi appare comunque migliorato rispetto a quello registrato nel precedente inserto.
I PRINCIPALI INDICI. Gli indici di redditività per effetto della dinamica economica appaiono tutti in lieve flessione nel 2019, ad eccezione dell’Ebitda/fatturato che aumenta da 7,77% a 7,92%. Il Roa è in calo da 6,58% a 6,03%, il Ros passa da 4,74% a 4,36%. La redditività netta (Roe) registra una riduzione di quasi un punto percentuale, da 10,95% a 10,08%. Sul fronte patrimoniale e finanziario, si osserva che le top 100 cumulano nel 2019 investimenti lordi (totale attivo) per 34,6 miliardi, con una crescita rilevante sul 2018 (+6,91%) benché inferiore a quella registrata nell’anno precedente (+10,04%). Ancora più consistente è la crescita della patrimonializzazione delle top 100 che hanno visto aumentare il loro patrimonio netto nel 2019 dell’8,04%, fino a raggiungere un valore aggregato di 14,3 miliardi di euro; la crescita risulta un po’ inferiore a quella dell’anno precedente (+11,39%).
I debiti finanziari risultano cresciuti nel 2019 decisamente di più del patrimonio netto (+18,09%); sottraendo ad essi la liquidità disponibile, la posizione finanziaria netta del complesso delle top 100 raggiunge nel 2019 i 4,3 miliardi di euro. La crescita dell’indebitamento superiore a quella del patrimonio netto ha fatto peggiorare leggermente il debt/equity, che sale da 0,46 a 0,51, benché questo indichi che solo un terzo delle fonti di copertura finanziaria delle top 100 proviene dall’indebitamento verso banche e altri finanziatori. La dinamica degli oneri finanziari a conto economico è in crescita (+6,55%) ma l’incidenza sul fatturato resta costante nei due anni analizzati (Of/fatturato pari a 0,37% sia nel 2018 che nel 2019). La crescita dei debiti finanziari determina un rallentamento nella capacità di rimborso degli stessi, essendo il debt/Ebitda passato da 1,77 nel 2018 a 1,93 nel 2019.